Il parto deve essere espletato in tutte le pazienti con epoca gestazionale < 24 e > 32 settimane, ed in presenza di sofferenza fetale o gravi complicanze materne (eclampsia, CID, distacco di placenta, insufficienza renale acuta, distress respiratorio, sospetto di ematoma epatico).
Nelle pazienti con età gestazionale compresa tra 24 e 34 settimane è necessario, se possibile, intraprendere la profilassi corticosteroidea per la maturazione polmonare fetale, il parto deve essere espletato entro le 24 ore successive alla somministrazione dell’ultima dose.
Esiste un generale consenso circa la non necessità di trasfusione profilattica di piastrine per valori > 50.000/mm3, in assenza di sanguinamento clinici o disfunzione piastrinica.
Per valori, invece, < 20.000/mm3 una trasfusione profilattica di piastrine deve essere considerata anche in caso di parto non operativo. Nel caso di una sindrome HELLP con conta piastrinica < 50.000/mm3 è stata indicata la possibilità dell’uso di corticosteroidi per il miglioramento degli indici ematologici e per aumentare le possibilità di effettuare un’anestesia loco regionale.
La sindrome HELLP non è un’indicazione assoluta al taglio cesareo. Nella scelta della via del parto devono essere prese in considerazione le condizioni materne e fetali.
Il taglio dovrebbe essere preso in considerazione per età gestazionali inferiori a 30 settimane in pazienti non in travaglio e con Bishop score sfavorevole e dovrebbe essere raccomandato per età gestazionali inferiori a 32 settimane in presenza di restrizione della crescita fetale o oligoamnios.
Nei casi di travaglio di parto avviato o di rottura delle membrane amniocoriali, in assenza di complicanze ostetriche, è raccomandato il parto vaginale. L’eventuale induzione del travaglio di parto può essere effettuata con ossitocina o prostaglandine nelle pazienti con età gestazionale superiore alla 30a settimana senza considerare il reperto cervicale, un simile approccio può essere adottato sotto le 30 settimane ma con uno score cervicale di Bishop favorevole.
In caso di parto vaginale non è controindicato l’uso di oppioidi a basse dosi o di anestesia loco-regionale per episiotomia o riparazione di lacerazioni.
L’anestesia loco-regionale in caso di taglio cesareo è controindicata per valori di conta piastrinica < 50.000/mm3 in rapporto all’elevato rischio di sanguinamento o ematoma.