La paziente deve essere ricoverata in un centro adeguato e stabilizzata prima dell’espletamento del parto. GRADO GPP
Le pazienti con preeclampsia grave devono essere sottoposte a profilassi con solfato di magnesio per prevenire la crisi eclamptica. GRADO A
L’obiettivo del trattamento antiipertensivo nelle pazienti con preeclampsia grave è quello di prevenire complicanze dell’ipertensione quali eventi cerebrovascolari e/o cardiovascolari.
I farmaci di scelta sono a nifedipina a lento rilascio per os e il labetalolo per via e.v. GRADO A
Non esistono evidenze di efficacia del fluid management (trattamento con soluzioni per espandere il volume plasmatico). GRADO A
Per E.G. < 24 settimane sono indicati il counselling e l’eventuale espletamento del parto GRADO C
Per E.G 24-32 settimane è indicata la condotta di attesa per almeno 24 ore perché abbia effetto la profilassi dell’RDS neonatale compatibilmente con le condizioni materne e fetali. GRADO B
In assenza di indicazioni materne o fetali all’espletamento immediato del parto può essere tentato il prolungamento della gravidanza per 7-15 giorni in quanto migliora gli esiti neonatali a breve termine. GRADO A
Per E.G. > 32 settimane è indicato l’espletamento del parto dopo stabilizzazione delle condizioni cliniche materne. GRADO B
La presenza di preeclampsia grave non è una indicazione assoluta al taglio cesareo, anzi è suggerita la via vaginale. La modalità del parto dovrà comunque essere scelta in base alle condizioni materne, fetali e al reperto ostetrico. GRADO C
La tecnica anestetica/analgesica più indicata è quella loco-regionale. L’anestesia generale deve essere limitata ai casi in cui vi è controindicazione assoluta all’anestesia loco-regionale GRADO C