Come si valutano le condizioni materne e fetali della preeclampsia severa? Al momento dell’ospedalizzazione sono necessarie la conferma diagnostica e la definizione della gravità della condizione clinica materna mediante:
Esame obiettivo:
- Frequenti misurazioni della pressione arteriosa anche, se possibile, con dispositivi automatici di monitoraggio pressorio
- rilevamento di sintomi quali disturbi visivi (scotomi, visione offuscata, cecità mono- o bilaterale transitoria), alterazioni neurologiche (cefalea intensa e persistente, iperreflessia a clono, segni di lato, parestesie, confusione mentale e disorientamento spazio-temporale), edema polmonare, cianosi, epigastralgia e/o dolore all’ipocondrio destro
- controllo della diuresi e, se indicato (ad esempio in caso di oliguria), del bilancio idrico.
Esami di laboratorio:
- valutazione della proteinuria su campione estemporaneo. Deve essere programmata l’esecuzione della proteinuria/24 ore
- emocromo con conta piastrinica
- PT, PTT, fibrinogeno
- LDH, bilirubina
- AST, ALT
- creatinina
Durante il periodo di osservazione e definizione diagnostica (da compiere possibilmente entro 2 ore) deve essere preso e mantenuto un accesso venoso periferico con otturatore.
La valutazione delle condizioni fetali deve essere eseguita tempestivamente mediante:
- auscultazione BCF
- CTG computerizzato in epoca gestazionale > 24 settimane (fino a 32 settimane o in caso di iposviluppo fetale noto)
- controllo ecografico della biometria fetale, della quantità di liquido amniotico ed eventuale Doppler velocimetria feto-placentare (se indicata).