E’ indicata una terapia medica per la preeclampsia lieve? Qual è o quali sono?
Trattamento farmacologico antiipertensivo
L’utilizzo dei farmaci antiipertensivi nelle donne con preeclampsia lieve non sembra migliorare l’outcome feto-neonatale, ma sembra evitare l’incremento dei valori pressori materni. Non sono disponibili indicazioni precise su quando intraprendere il trattamento; si consiglia tuttavia di intraprendere un trattamento farmacologico in caso di valori pressori ≥ 150/100 mmHg e di adottare come obiettivo ragionevole il mantenimento dei valori pressori sistolici tra 130 e 150 mmHg e diastolici tra 80 e 100 mmHg.
Non vi sono evidenze che un farmaco sia migliore di un altro nel ridurre i valori pressori. Fino a quando non verrà dimostrata la superiorità di un farmaco rispetto ad un altro, ogni singolo caso dovrà essere valutato in base all’esperienza del clinico e alla tollerabilità da parte della paziente.
Farmaci antiipertensivi impiegati:
- NIFEDIPINA a lento rilascio: 20 mg 1-2 volte/die per os fino ad un massimo di 120 mg/die.
- METILDOPA: 250-500 mg 2-4 volte/die per os fino ad un massimo di 2000 mg/die.
- LABETALOLO: 100-400 mg 2-4 volte/die per os fino a un massimo di 2400 mg/die.
Farmaci antiipertensivi controindicati:
- ACE-INIBITORI e SARTANI (antagonisti del recettore dell’angiotensina II): il loro utilizzo si associa a oligoidramnios, FGR, malformazioni ossee, insufficienza renale neonatale, anuria, disgenesia renale, persistenza di dotto arterioso pervio, ipoplasia polmonare, RDS, morti feto-neonatali. Tali effetti sono massimi se I farmaci vengono assunti nel secondo o nel terzo trimestre di gestazione.
Farmaci antiipertensivi sconsigliati:
- DIURETICI: ad esclusione di concomitanti indicazioni nefrologiche, non vi è un razionale per il loro impiego nella preeclampsia lieve.
- Alcuni β-BLOCCANTI: non sono utilizzati come farmaci di prima scelta perché possono provocare (ad eccezione dell’oxprenololo) un rallentamento della crescita fetale. Possono tuttavia essere impiegati in caso di tachicardia materna grave o come farmaci di seconda linea.
Bed rest
E’ stata dimostrata la sua inefficacia.
Restrizione di sodio, diete ipocaloriche o iperproteiche
Non hanno nessun ruolo nel trattamento della preeclampsia lieve.
Solfato di magnesio (MgSO4)
Nei soggetti con preeclampsia lieve non c’è indicazione al suo impiego.