Quali devono essere le caratteristiche del controllo clinico-laboratoristico materno della preeclampsia lieve?
Esame obiettivo:
- controllo della pressione arteriosa almeno quattro volte al giorno
- controllo quotidiano del peso corporeo. Il tasso di aumento del peso corporeo viene ritenuto un buon indicatore di ritenzione idrica.
- rilevamento di segni e sintomi suggestivi di evoluzione verso la preeclampsia grave quali cefalea persistente, dolore epigastrico o all’ipocondrio destro, alterazioni neurologiche (iperreflessia a clono, segni di lato, parestesie, confusione mentale e disorientamento spazio-temporale), disturbi visivi (scotomi, visione offuscata, cecità mono- o bilaterale transitoria), oliguria, segni di sovraccarico polmonare.
Esami di laboratorio:
- emocromocitometrico con conta piastrinica
- AST, ALT, LDH, bilirubinemia
- Creatininemia
Gli esami di laboratorio vanno ripetuti due volte alla settimana se i valori pressori sono inferiori a 150/100 mmHg, tre volte alla settimana se i valori pressori sono superiori.
E’ tuttora oggetto di discussione l’utilità della ripetizione della proteinuria/24 ore in corso di follow-up, e su questo argomento non vi è uniformità nelle differenti linee guida internazionali.
NB: L’uricemia, sebbene quasi sempre aumentata, non è utilizzata per la diagnosi e la definizione di gravità.