Home / Linee guida / Ipertensione cronica in gravidanza: definizione

Ipertensione cronica in gravidanza: definizione

L’ipertensione cronica in gravidanza è definita come la presenza di ipertensione arteriosa preesistente la gravidanza o che insorge prima della 20^ settimana di gestazione. L’ipertensione arteriosa è il riscontro di una pressione arteriosa sistolica ≥140mmHg o una pressione arteriosa diastolica ≥90mmHg.

L’ipertensione cronica in gravidanza può essere classificata come “lieve” (pressione arteriosa sistolica di 140-159 mmHg o pressione arteriosa diastolica di 90-109 mmHg) e severa  (pressione arteriosa sistolica ≥160mmHg o pressione arteriosa diastolica ≥110 mmHg). Per poter porre diagnosi di ipertensione cronica in gravidanza è indispensabile il riscontro di valori pressori elevati in più di una misurazione, a distanza di almeno 4-6 ore.

La diagnosi di ipertensione cronica in gravidanza è relativamente semplice nelle pazienti in terapia antipertensiva instaurata già in epoca preconcezionale. Tuttavia, nelle pazienti che manifestano elevati valori pressori in epoca avanzata di gravidanza può risultare difficile la diagnosi differenziale con l’ipertensione gestazionale e la preeclampsia.

Questo è il razionale per cui la misurazione della pressione arteriosa andrebbe effettuata prima della 12^settimana di gestazione in quanto la fisiologica riduzione della pressione in gravidanza, che ha il suo nadir tra la 16^ e la 18^ settimana di gestazione, potrebbe mascherare una condizione di ipertensione cronica non diagnosticata. In questo caso, la diagnosi di ipertensione potrebbe essere raggiunta solo quando la pressione aumenta fisiologicamente nel corso del terzo trimestre di gravidanza.

In questo scenario, anche l’ipertensione che persiste oltre il periodo del post-partum (12 settimane dopo il parto) è classificata come cronica.

Per effettuare una corretta misurazione della pressione arteriosa, si dovrebbe utilizzare un bracciale di taglia adeguata (la lunghezza deve essere 1,5 volte la circonferenza del braccio o un bracciale con una camera d’aria più dell’80% del braccio). Le misurazioni dovrebbero essere effettuate solo dopo che la paziente ha riposato (preferibilmente 10 minuti o più), in posizione seduta e con il bracciale all’altezza del cuore.

L’ipertensione cronica differisce dalla preeclampsia in quanto quest’ultima insorge tipicamente dopo la 20^settimana di gestazione in donne precedentemente normotese e con il frequente riscontro di proteinuria. Tuttavia, circa il 30% delle pazienti affette da ipertensione gestazionale o ipertensione cronica possono sviluppare preeclampsia.

Questa condizione è nota come preeclampsia sovrapposta, spesso di difficile inquadramento diagnostico. In presenza di un’insorgenza acuta di proteinuria o un improvviso incremento della proteinuria basale o dei valori pressori basali in una paziente ipertesa cronica si dovrebbe sospettare una condizione di preeclampsia sovrapposta.

A tal proposito, gruppi di studio hanno iniziato a valutare l’uso della cardiografia non invasiva ad impedenza al fine di differenziare l’aggravamento dell’ipertensione cronica  dalla preeclampsia sovrapposta.

About Redazione

Le redazione di PreEclampsia.it si impegna ad offrire informazioni utili e aggiornate sulla preeclampsia (gestosi) in gravidanza e sulle patologie affini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *